OSPIZIO DI CARITA’ E’ nato prendendo spunto da un decreto del duca di Savoia (fine XVII secolo) che si proponeva di eliminare la mendicità all’epoca molto diffusa, attraverso adeguate iniziative; il banchiere Antonio Faccio colse l’occasione per fare edificare l’ospizio (1740 circa). Nella prima cartolina si vede l’ospizio prima della demolizione delle case davanti ad esso. Nella seconda, la stessa area a demolizione avvenuta (1931). La demolizione avvenne per motivi di viabilità, in quanto la via principale era troppo stretta in corrispondenza dell’Ospizio, a discapito del transito. La fondazione dell’Ospizio della Carità fu gestita dal notaio Sebastiano Frichieri,m erede universale dei beni di Faccio. La caratteristica dell’Ospizio di Carignano rispetto ad altri è la centralità della cappella della Beata Vergine della Purificazione. L’Ospizio aveva come scopo quello di ospitare persone di ambi sessi dai sette anni in su. Nell’Ospizio esisteva l’osservanza totale della divisione dei sessi. Esisteva al piano seminterrato un laboratorio dove si lavoravano stoffa e calzature. L’istituto aveva anche lo scopo di educare al lavoro. L’istituto provvedeva in diverse forme di aiuto agli esterni con la distribuzione primaria del pane.  Nella cartolina (Sinistra) si vede l’ospizio prima della demolizione delle case davanti ad esso.. Stessa area a demolizione avvenuta (1931). La demolizione avvenne per motivi di viabilità, in quanto la via principale essendo troppo stretta andava a discapito del transito veicolare. L'Ospizio Foto del 1960 circa Disegno dell'Ospizio
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Ospizio di Carità

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