In entrambe le rappresentazioni, la chiesa appare con facciata a capanna, con un’impronta ancora romanico-gotica.
La
chiesa
consacrata
nel
1484
era
diventata
insufficiente
per
l’aumentata
popolazione
di
Carignano;
inoltre
si
presentava
in
pessime
condizioni statiche.
Con
risoluzione
del
Consiglio
Comunale
dell’ottobre
1755
si
deliberò
di
erigere
una
nuova
parrocchiale
Scegliendo
come
parrocchia
provvisoria
la
Chiesa
della
Misericordia,
e
l’antica
parrocchiale
fu
demolita
gradatamente,
recuperandone
per
quanto
possibile
i
mattoni
per
la
nova
fabbrica.
Il
vecchio
duomo
poteva
considerarsi
abbattuto
completamente
forse
nel
1756,
e
buona
parte
del
materiale di costruzione servì per le fondamenta.
Benefattore
dell’opera
fu
il
banchiere
Giuseppe
Sebastiano
Frichieri.
Intanto
l’Alfieri
presentava
un
nuovo
progetto
che
introduceva
variazioni
rilevanti.
Innanzi
tutto,
la
facciata
da
convessa
diventava
concava;
e,
al
di
fuori
del
presbiterio
del
coro,
cambiava
il
sistema
di
copertura
delle
volte.
Il
Duomo
di
Carignano
rovescia
gli
schemi
fino
ad
allora
seguiti
in
architettura:
chi
entra
dalla
porta
principale
può
vedere
contemporaneamente
tutti
gli
altari;
inoltre
la
scenografia
barocca,
che
vede
nell’altare
maggiore
il
centro
della
teatralità
architettonica, viene ribaltata, per cui è il celebrante a percepire il peristilio come fondale di un teatro.
Attorno
al
1761,
erano
conclusi
i
lavori
sino
all’imposta
delle
volte,
e
fu
posto
il
coperchio,
per
il
quale
l’Alfieri
volle
le
migliori
roveri
per
le
capriate.
Otto
giorni
prima
della
consacrazione,
il
Consiglio
Comunale
ringraziò
pubblicamente
l’Alfieri,
donando
una
raccolta
di
sonetti
con
dedica
al
re,
con
delega
al
sindaco
a
presentare
la
raccolta
al
Re,
e
ad
un
consigliere
per
presentarla
al
principe
di
Carignano.
Fu
posta
una
lapide
marmorea
per
celebrare
la
consacrazione.
Nel
1774
la
parrocchia
passò
alle
dipendenze
dell’arcivescovo di Torino, dopo la secolare amministrazione dell’Abbazia di San Michele della Chiusa in Val di Susa.
La
vecchia
Chiesa
dei
SS.
Giovanni
Battista
e
Remigio
che
forse
inizialmente
era
la
chiesa
del
castello,
fu
demolita
nel
1468,
fu
ricostruita
e
consacrata
il
18
ottobre
1484
da
Monsignor
Varax
abate
di
San
Michele
della
Chiusa,
prevosto
di
Carignano.
Di
questo
edificio,
il
cui
fronte
era
in
Via
Savoia,
abbiamo
alcune
rappresentazioni
antiche
antecedenti
l’abbattimento:
una
è
dipinta
al
centro
della
pala
dei
Santi
Rocco
e
Sebastiano
(XVII
secolo)
un
tempo
nella
cappella
di
San
Rocco
ed
oggi
allocata
in
luogo
sicuro,l’altra
è
raffigurata nel contraltare ligneo (1756) del nuovo duomo
.
Il Duomo
Il Duomo Esterno
Verso
la
metà
del
1755,
Bernardo
Antonio
Vittone
elaborò
la
pianta,
il
profilo
longitudinale,
il
profilo
trasversale
e
il
prospetto
per
una
Chiesa
di
dimensioni
ragguardevoli.
Ancora
non
è
certo
se
il
progetto
fosse
presentato
per
l’erezione
del
nuovo
tempio
carignanese.
Secondo
Rodolfo,
l’architetto
avrebbe
avuto
notizia
della
necessità
di
una
nuova
chiesa
dovendosi
l’antico
Duomo
abbattere,
da
un
allievo
carignanese,
l’architetto
Gian
Battista
Galletto .
Secondo
il
progetto
vittoniano,
la
Chiesa
era
a
croce
latina,
con
tre
navate,
una
gran
cupola
su
ottagono
e
due
campanili
ai
lati
della
facciata.
Mentre
la
facciata
e
la
cupola
ricordano
S.
Pietro
di
Roma,
i
campanili
ci
riportano
a
quelli
juvarriani
di
Superga.
Secondo
alcuni
storici,
la
grande
chiesa
doveva
essere
eretta
con
la
facciata
prospiciente
Piazza
del
Ballo
(oggi
P.zza
C.
Alberto),
di
fronte
alla
Chiesa
degli
Agostiniani,
a
metà
dell’antico
recinto
murario,
tra
i
bastioni
del
Rivellino
e
dell’Annunziata,
con
il
fronte
arretrato
di
circa
dieci
metri
dal
filo
delle
case
attuali;
il
piano
dell’edificio
doveva
essere
di
quasi
1,5
metro
più
alto
della
piazza.
Intorno
alla
piazza
doveva
correre
un
porticato, al quale si saliva con una rampa di scale.
Si
scelse
come
parrocchia
provvisoria
la
Chiesa
della
Misericordia,
e
l’antica
parrocchiale
fu
demolita
gradatamente,
recuperandone
per
quanto
possibile
i
mattoni
per
la
nova fabbrica. Il vecchio duomo poteva considerarsi abbattuto completamente forse nel 1756, e buona parte del materiale di costruzione servì per le fondamenta.
Benefattore
dell’opera
fu
il
banchiere
Giuseppe
Sebastiano
Frichieri
,
che
cominciò
ad
acquistare
tutte
le
case
poste
nel
sito
designato,
spesso
fatiscenti
resti
del
borgo
medioevale. La prima pietra fu posta nell’angolo a mezzanotte del battistero nel 1757,
Il Duomo Interno
Vecchie foto
Foto e Statue dei Santi
“predicazione di San Giovanni
Battista nel deserto”
nel CORO a destra
Pulpito
Altorilievodel
Bernero
Dietro
l'altare
fu
posto
en
1772
un
grande
altorilievo
in
stucco
raffigurante
il
padreterno
benedicente
e
i
santi
patroni
di
Carignano
Remigio
e
Giovanni
Battista
attorniati
dagli
angeli
visibili
ai
fedeli
della
navata
tra
due
Colonne
del Presbiterio
.
“il battesimo di Clodoveo re dei
Franchi ad opera di San Remigio”
nel CORO a sinistra
Confessionale
Confessionale
Arredi nel coro
Il contraltare
Raffigura la Madonna con il Bambino, con ai
lati i SS. Protettori di Carignano Remigio e
Giovanni Battista; sullo sfondo uno scorcio
della città in cui spicca la facciata dell’antica
parrocchiale, con fronte a capanna.
L’organo
fu posto nel 1764, e fu rifatto
con l’aggiunta di registri da
Giovanni Bossi nel 1863.
Duomo Interno
Particolari
1
2
3
Foto del passato
Foto odierne
3
2
1
Cappelle lato Sinistro
3
2
1
Cappelle lato Destro
Foto del passato
Foto odierne
3
2
1
3
2
1
3
2
1
Per chi volesse contattarmi anche solo per scambio foto, informazioni email:
Chiese