Casa Gramaglia. All’angolo tra via Silvio Pellico e Via Ressia, un tempo vi era casa e terreno, con relativo filatoio servito dalla balera Vuotasacco del signor Giuseppe Castagno, che dava lavoro ad una cinquantina di persone.  Successe nel possesso della tenuta, la famiglia Gramaglia che l’abbellì creandovi, su una piccola altura, giardini e boschetti e dandole il nome di  Moncrivello. Ora è ridotta ad usi più comuni come orti ed abitazioni.  Proseguendo si giunge all’attuale condomino detto "La Quadronda" - nel passato parte di edificio conventuale cappuccino poi sede della fabbrica di fiammiferi Remonda (abbattuta per la costruzione di abitazioni intorno agli anni '70 dello scorso secolo). VILLA GRAMAGLIA Si presenta con l’appendice di sapore neogotico, il ponte che la unisce al parco superando il canale Vuotasacco raffigurato con tanto di barchetta agli ormeggi, lo chalet che introduce al parco che il Cavalier Antonio Gramaglia Richiardi aveva realizzato sul terreno acquistato dall’Ospedale di Carignano nel 1881.
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Villa «Gramaglia»

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