I
l
disegno
fatto
nel
1892
è
di
Clemente
Rovere,
e
raffigura
la
chiesa
di
San
Giacomo
con
una
ruota
che
sicuramente
sarà
servita
per
alimentare
qualche
Opificio
(in
via
Salotto
passava
a
cielo
aperto
un
canale
detto
“dei
Mulini”
ora
parzialmente
chiuso).
OPIFICIO
Si
intende
una
fabbrica
od
uno
stabilimento
all’interno
del
quale
avviene
la
trasformazione
di
una
materia prima in un prodotto finito.
La
prima
miglioria
fatta
in
via
Salotto
è
del
1760:
la
parte
pedonale,
prima
in
terrapieno,
è
sternita.
Nel
1885-1887
(si
dice
in
seguito
al
pericolo
corso
da
una
ragazzina
caduta
in
acqua
e
salvata
fortunosamente)
si
coperse
la
Bealera
con
lastroni
di
pietra;
poi con voltoni in muratura.
Lav
Via
Salotto
quasi
angolo
via
Umberto
I°.
Fotografia
scattata
in
occasionedella
visita
del
Re
Umberto
I°,
avvenuta
nel
1899.
sono
visibili
in
primo
piano
le
costruzioni
esistenti
accanto
alla
villa
del
Commendatore
Rasino
e
parte
del
parco,
prima
dell’insediamento dei condomini.
La Chiesa di Nostra Signora di Betlemme o di
San Giacomo.
Eretta
nel
1680,
presenta
un’elegante
architettura
barocca
a
pianta
ottagonale,
con
due
porte
d’entrata:
una
padronale,
l’altra
per
il pubblico.
La
facciata
presenta
stucchi
e
fregi
tipici
dell’arte
decorativa
secentesca
(soprattutto
putti
e
girali).
Una
lunga
iscrizione
rinnovata
nel
1902
dal
cav.
Gariglio,
possessore
dell’intero caseggiato, ricorda la dedicazione e il
benefattore dell’opera.
All’interno,
vi
sono
due
altari:
l’altare
maggiore
contiene,
posta
sul
muro,
una
immagine
affrescata
della
Madonna
con
il
Bambino.
Pare
che
l’affresco
fosse
in
una
stalla,
ritenuta
miracolosa, fu poi trasportata nella chiesa.
Copertura Canale Ojtana
Proseguendo per via Salotto
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Via Salotto
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